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DISPETTI A MIA FIGLIA

D: Ciao, sono un padre, forse troppo premuroso, di una bambina di 5 anni. Quando andiamo al parco, c’è sempre un suo amichetto che le fa i dispetti e lei si mette a piangere, e il mio istinto sarebbe quello di intervenire: devo?

R: Ciao caro papà, il tuo istinto di intervenire è perfettamente comprensibile: a quale padre non dispiace vedere la propria figlia piangere…ma non sempre è la cosa giusta da fare. I bambini dell’età di tua figlia, infatti, hanno la competenza per poter trovare da soli una soluzione al litigio con i propri pari, dinamica che tra l’altro nasce da un loro bisogno fisiologico: solo in questo modo si staccano dal loro egocentrismo e possono godere del piacere di giocare insieme ad altri bambini.

COME GESTIRE I CONFLITTI

Quando, però, ti accorgi del disagio che manifesta tua figlia, piangendo, in seguito ad un dispetto che le è stato fatto da questo suo amichetto, a maggior ragione se tu hai assistito alla scena, puoi avvicinarti a loro, ma solo per guardarli, se vuoi con sguardo di rimprovero in modo da contenere altri loro eventuali gesti.

Nel caso la lite si faccia più irruenta, puoi separare tua figlia dal suo amichetto, spiegando loro che forse è il caso che per un po’ giochino separati, ma senza mai colpevolizzare, verbalmente, l’uno o l’altro per i dispetti che si sono fatti.

Infatti è necessario che i bambini abbiano il tempo per riflettere sull’accaduto: questo li aiuterà a capire come giocare la prossima volta, evitando di avere dei conflitti con i propri pari, dai quali sarà poi costretto a separarsi, se si dovesse verificare ancora un episodio spiacevole dovuto ai dispetti fatti.

Anche l’ aggressività, infatti, è un aspetto della relazione tra i bambini, molto importante per il loro sviluppo psicofisico: a volte porta a situazioni di scontro e a piccole frustrazioni, ma questo li aiuterà a crescere.

Non temere per la tua piccolina, sono certa che tu per lei sei un ottimo esempio da seguire e un padre che non manca di infonderle sicurezza nel momento del bisogno. Quindi il mio consiglio è quello di esserci, ma anche quello di lasciarla andare: trovando la propria strada e camminando sulle sue gambe, la tua bambina diventerà grande!

Dada Melissa.