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PRIMI GIOCHI PER I NEONATI

D: Sono una giovane futura mamma inesperta e con tante domande, mi chiamo Alina, e una delle domande che spesso mi faccio è cosa proporre al mio piccolino per fargli passare il tempo anche da molto piccolo: ci sono giochi o ausili specifici?

R: Alina! Buon giorno e cari auguri per la tua prima gravidanza! Seppure molto piccoli i bambini sono in grado di giocare, anzi è un attività molto importante: infatti i giochi stimolano le loro capacità e danno al bambino la possibilità di interagire consapevolmente con lo spazio che lo circonda.

QUALI SONO I PRIMI GIOCHI DA PROPORRE AI NEONATI

Già dai primi giorni di vita, puoi interagire con il tuo piccolo attraverso il gioco, puoi stimolare lo sviluppo del suo campo visivo, che inizialmente è solo periferico, muovendo, dapprima in alto, in basso e in seguito con un movimento circolare, un pupazzetto davanti ai suoi occhi, aiutandolo ad acquisire una visuale frontale.

Quando il tuo piccolo avrà raggiunto il primo mese di vita, sarà bene organizzare uno spazio nel quale poter giocare con lui, proprio attraverso i primi movimenti e quindi la scoperta di ciò che può fare con il suo corpo: in questo modo acquisirà le sue prime competenze, e dunque è importante non fare un uso eccessivo di ausili, come il seggiolone, i dondolini o il box, che limitano non solo i movimenti, che si svilupperanno con il tempo, ma anche lo spazio e il capo visivo del bambino. Meglio organizzare uno spazio a lui dedicato sul letto o su di un tappeto morbido; inoltre ci sono vari ausili che puoi acquistare ( volendo, per le più creative, si possono anche costruire con materiali di recupero ) come ad esempio un tappetino, magari multisensoriale, dove potrai tenere il tuo piccolino, in posizione prona in modo da sviluppare i muscoli del collo e garantirgli una giusta visuale. In questa posizione, un’attività molto carina che puoi proporgli è quella di guardare la sua e la tua immagine, riflesse in uno specchio: i tempi di questo gioco dovranno essere ridotti, perché tuo figlio fa ancora fatica a tenere su la testa, ma potrai riproporglielo più volte nell’arco della giornata, sono certa che ti sorprenderanno piacevolmente le smorfie buffe che tu figlio farà davanti alla sua e alla tua immagine riflessa. Per aiutare il tuo bimbo a rimanere in posizione prona, puoi sistemargli un cuscino sotto il petto che lo tenga leggermente sollevato e gli lasci libere le manine con le quali potrà afferrare degli oggetti/giochi che gli metterai davanti. Il mio consiglio è quello di preferire giochi, anche semplici, ma che emettano dei suoni o dei rumori, quando vengono agitati dal bambino, dando a lui una grande soddisfazione che deriva non solo dall’essere riuscito ad afferrare l’oggetto, ma anche dall’aver prodotto un suono con l’oggetto stesso, fattori che concorrono al positivo sviluppo della percezione di se stesso e delle proprie abilità.

Per distrarre il tuo cucciolo, anche in posizione supina, sempre adagiato sul suo morbido tappetone, puoi optare per una “palestrina”, magari multisensoriale e sonora, con giochini appesi che attirino la sua attenzioni e che possa tentare di raggiungere con le sue manine per poterli muovere. Inoltre, stando vicino a lui, cara Alina, puoi cantare per tuo figlio delle canzoncine, delle ninna nanne o recitargli delle filastrocche ritmate, accompagnandole magari con dei gesti delle mani e delle smorfie buffe. Al tuo bambino piacerà molto sentirti cantare, le tue canzoni lo rilasseranno ed essere al centro della tua attenzione mentre ti rivolgi a lui, lo farà sentire sicuro; inoltre, così facendo, favorirai lo sviluppo del linguaggio e la comprensione dello stesso.

Inoltre, ti consiglio di utilizzare anche  dei libricini tattili, che, oltre ad essere un ulteriore stimolo sensoriale per il bambino, sono anche il primo passo verso una buona abitudine, come quella della lettura condivisa, magari in un momento dedicato al relax!

NON SOLO GIOCHI

Cara Alina, sappi che ogni oggetto, anche se non è un gioco, per i bambini può diventare tale, proprio perché sono mossi dalla curiosità e non hanno preconcetti; anzi, meno i giochi sono strutturati e meglio è, perché il bambino avrà l’opportunità di sviluppare la sua fantasia: quello che davvero conta è la partecipazione dei genitori nelle varie interazioni che il bambino mette in atto. Attraverso il gioco condiviso imparerà a gestire spazi, azioni e oggetti con “altri”, in questo caso tu, cara Alina, imparando le dinamiche delle relazioni sociali. Tu, dal canto tuo, dovrai avere cura di assicurati solo che tutto ciò che potrebbe mettere in bocca, sia di materiale adatto e che il gioco avvenga in situazioni di sicurezza: più possibilità diamo ai nostri bambini di fare esperienza, più garantiremo loro un corretto sviluppo psicofisico.

Quindi Alina, lasciti guidare non solo dall’istinto materno, che ormai fa parte della tua nuova vita, ma anche dalle attitudini che il tuo piccolo cucciolo ti dimostrerà fin dai primi giorni di vita: il vostro sarà un cammino all’unisono che accrescerà entrambi grazie alle belle esperienze che potrete condividere. Quindi buon divertimento con il tuo piccolo!!