CONDIVIDERE PASSIONI CON I BAMBINI

D: Ciao, mi chiamo Davide e sono papà di Simone di 3 anni: mi diverto molto a spiegargli la natura, a giocare con lui portandolo a vedere più cose possibile, a fargli notare tutto ciò che è strano, e condividere  la passione che io stesso ho nei confronti della vita…il problema è che spesso lo vedo svogliato e  disinteressato, ma soprattutto quando gli chiedo di ricordare cosa abbiamo fatto insieme sembra cadere dalle nuvole…forse sto sbagliando metodo di approccio con lui?

R: Caro Davide non trovo nelle tue parole nulla di sbagliato nell’approcciarti, in qualità di padre, a tuo figlio Simone!! Anzi la tua passione è da condividere con lui, soprattutto se è così forte, perché Simone impara proprio dall’emozione che quell’esperienza gli suscita dentro.

Ma ti consiglio di non far l’errore di esagerare: i bambini infatti, hanno una soglia di attenzione molto bassa, soprattutto prima dei 3 anni, e soprattutto se non sono stati allenati come i bimbi che frequentano il nido. In più ti stupirò dicendoti che in questa fascia di età per l’apprendimento sono fondamentali il riposo e la noia.

Il sonno per esempio è importantissimo, almeno 8 ore consecutive, perché permette una sorta di rielaborazione che il cervello infantile fa con tutti gli input e i contenuti che gli sono arrivati durante la giornata. E poi la noia è essenziale per l’apprendimento: fare lo stesso gioco più e più volte, rileggere lo stesso libro migliaia di volte, vagare per casa, giocare da solo, sono le forme che assume il relax dei bambini, necessario perché frena l’afflusso di nuove informazioni e permette a quelle assorbite in precedenza la sedimentazione e la metabolizzazione : il bambino ha bisogno di “ pensarci su “ molto, altrimenti l’esperienza vissuta perde valore.

Per cui, caro papà Davide, posso solo suggerirti di rallentare il ritmo, oppure di ripetere con Simone la stessa esperienza, o integrala con altri strumenti come libri, musica, ecc…e lascia a lui il tempo di imparare tutto ciò che ti va di insegnargli ( altrimenti non è insegnamento! ), in modo da fortificare dentro di lui anche e soprattutto il rapporto con te!

Non arrenderti se Simone non verbalizza le esperienze vissute con te e non avere di lui la percezione che sia svogliato, ha solo bisogno dei suoi tempi per elaborare le esperienze che vive: tu continua con tenacia e passione a coinvolgerlo in attività che potete condividere anche grazie a quelle che sono le tue passioni.