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DIVENTARE SORELLA MAGGIORE, CHE CONFUSIONE!

Ciao Melissa,ho deciso di scriverti perché la mia bambina di due anni e mezzo sta diventando spesso ingestibile…..mi spiego:a maggio scorso è diventata sorella maggiore, è nato il fratellino e sebbene l’abbia presa bene ora non fa altro che piangere x qualsiasi cosa  ,fare capricci ,si oppone in continuazione ,vuole avermi affianco x tutto….insomma è diventata insopportabile !!Non ha mai frequentato il nido e non va ancora all’asilo quindi trascorre il suo tempo con me, nonne o papà ma ora ci sta risultando davvero difficile tenerla tranquilla!! Le abbiamo sempre dedicato tanto tempo e tutt’ora, come possibile, lo facciamo rendendola partecipe in tutto ma non le basta nulla!! Piange ,si dispera ,non vuole il fratellino mentre giochiamo …….sembra essere anche apatica e annoiata da tutto !!Dammi qualche consiglio ,grz

Cara mamma, le regressioni che mette in atto tua figlia in questo periodo sono di fatto l’espressione di un disagio, che si identifica con la gelosia nei…vostri confronti! Come darle torto?! Sono certa tua figlia avrà palesato entusiasmo all’arrivo del suo fratellino, per la  novità: il miracolo della vita apprezzato anche da una piccola bambina. Con il passare del tempo, però, anche tua figlia, diventata sorella maggiore, ha elaborato la presenza del nuovo arrivato non solo tra le mura di casa ma anche tra le routines della famiglia. Ora, seguendo la logica, dobbiamo concedere a tua figlia il tempo di elaborare questi cambiamenti tangibili. Mai parola fu più azzeccata! Sì, perché tua figlia, giorno per giorno, ha potuto toccare con mano i leciti e naturali cambiamenti, non solo nello spazio ma anche nelle tempistiche, in casa così come nelle routines quotidiane. Ora tua figlia deve rimettere ordine tra le sue abitudini e voi genitori dovete sostenerla, contenerla e guidarla in questo cammino.

Come tu mi scrivi, tua figlia è stata al centro dell’attenzione di tutta la famiglia fino ad oggi: non essendo andata al nido non ha potuto avere l’opportunità di condividere, con altri bambini, non solo il gioco ma anche lo spazio e il tempo che viene loro dedicato, singolarmente, dalle educatrici e le attenzioni di grandi e piccoli membri della società, nel caso specifico dell’asilo. Ora tua figlia deve abituarsi a condividere i suoi affetti più cari, il suo spazio fisico ed emotivo e i suoi giochi, con il piccolo di casa.

Come sostenere una sorella maggiore

Per sostenere tua figlia in questa nuova avventura, il mio consiglio innanzi tutto è quello di non farle pesare troppo le regressioni: la frustrazione che sta provando è giusto che tua figlia la sfoghi; anche se a volte i suoi capricci o le sue pretese possono sembrarti eccessivi, lei ora ha bisogno della tua comprensione, quindi, fermo restando che le regole vanno rispettate, dimostrale comprensione, anche a parole, riconoscendole le fatiche che sta facendo per immedesimarsi in questo nuovo ruolo di sorella maggiore.

E’ molto utile, inoltre,  verbalizzare tutto ciò che succede: esprimere a parole i fatti che vengono vissuti, aiuta il bambino a visualizzare l’esperienza emotiva di cui è partecipe. Quindi parlate e descrivete tutte le situazioni nelle quali vi trovate e che vi sembra stiano turbando vostra figlia. Faccio un esempio: se lei comincia a fare un capriccio perché tu, cara mamma, stai allattando il fratellino e non le puoi dedicare attenzione, dille: -” un bambino piccolo è molto impegnativo e porta via del tempo, lo so, capisco che questo ti faccia arrabbiare, ma non preoccuparti crescerà,  diventerà grande come te; ora devi avere pazienza, appena avrò finito, faremo un gioco insieme, la mamma è qui per te, e per il tuo fratellino!-.

Come contenere una sorella maggiore alle prime gelosie

Come dicevo prima, è necessario che tua figlia sfoghi la frustrazione, tramite la quale, grandi e piccoli, giungono all’accettazione delle realtà che li circondano. Questo procedimento però deve essere attuato comunque, sempre rispettando delle regole di base che fanno parte del vivere comune, in società, si tratti di famiglia, scuola o qualsiasi altro ambiente. Quindi cara mamma, quando tua figlia piange, per esempio, puoi legittimare il suo pianto, del quale ha pieno diritto, ma in un posto preposto, la sua cameretta per esempio, e puoi invitarla a raggiungere tutto il resto della famiglia solo quando avrà finito. Se la sua frustrazione dovesse eccedere in scatti di rabbia, con reazioni anche manesche, il mio consiglio è quella di contenerla in un abbraccio che le impedisca di compiere altri gesti non consoni alla situazione, e nel contempo la faccia sentire al sicuro e accettata anche nel suo essere impulsiva e irruenta. Decidete insieme a lei delle regole che possano scandire e mettere nuovo ordine nelle vostre routines familiari: lei non è più l’unico componente della famiglia bisognosa di attenzioni e tempo esclusivo, e questo deve essere messo bene in chiaro! Se lo farete insieme, lei potrà metterci del suo e questo la aiuterà non solo nell’attenersi alle regole ma anche nel comprenderle!

Una cosa che ci tengo a sottolineare in queste occasioni di difficile gestione, ma anche nel quotidiano di una relazione tra adulto e bambino, è che un NO, è un gesto d’affetto che agli occhi dei bambini, ha più valore di un abbraccio. A volte i bambini mettono in atto dei comportamenti inadeguati, proprio perché cercano il contenimento sicuro e deciso della loro figura adulta di riferimento. Quindi, cara mamma, non vi scapicollate per rendere possibile tutto ciò che vostra figlia desidera o per accontentarla in tutto, non riuscirete a restituirle la serenità così facendo; sarà invece più consapevole solo quando, grazie al vostro contenimento, avrà capito e accettato il suo nuovo ruolo in famiglia, quello di sorella!

Come guidare una sorella, all’accettazione di questo ruolo

Cara mamma, così come genitori non si nasce, così una bambina, abituata ad essere figlia unica, deve imparare, ora, ad essere una sorella, per giunta maggiore! Per aiutarla e guidarla nell’imparare a gestire questa nuova esperienza, voi genitori potreste cominciare narrandole di lei, quando era piccola, e rivivendo quei momenti, situazione per situazione: l’allattamento del fratellino, il cambio dello stesso e la sua messa a nanna…grazie ai vostri racconti dei suoi comportamenti dell’epoca, la bambina si sentirà più partecipe e si trasformerà in un momento divertente. Potreste inoltre corroborare questi racconti con un album di foto di quando era lei, la piccola di casa…

Rendete questa neo-sorella partecipe della vita del fratellino, facendovi aiutare nella preparazione della pappa (quando sarà il momento, o anche adesso, se viene allattato anche con il biberon) e nella somministrazione stessa. Fatevi aiutare nel cambio del pannolino, facendovi passare i vari oggetti che possono servirvi, nella preparazione del bagnetto, e nell’attuazione stessa del momento dedicato all’igiene personale del piccolo; fate scegliere a lei che vestito dovrà indossare il fratellino. Perché non far cantare a lei la ninna nanna per addormentalo… insomma, rendetela il più partecipe possibile delle nuove dinamiche relazionali che si sono e si vanno ad instaurare nella vostra famiglia: oltre a rafforzare il rapporto fraterno, questa opportunità renderà vostra figlia più responsabile e consapevole nei confronti del nuovo ruolo sociale acquisito, e molto probabilmente scrollerà dalle sue spalle l’apatia e la noia che tu dici di percepire.

Per quanto riguarda i momenti dedicati al gioco condiviso tra fratellino e sorella maggiore, ti consiglio di leggere COME INSEGNARE AI FRATELLI A CONDIVIDERE

Oltre a queste accortezze, vi suggerisco anche di ricavarvi, non solo tu, mamma, ma anche tu, papà, e perché no, anche i nonni, dei momenti speciali da dedicare solo alla grande di casa, che, grazie ad attività diverse dal solito, attività che potrete appunto definire “da grandi”, comincerà ad apprezzare l’idea di essere “diversamente figlia” : la figlia grande, che fa cose da grande che il suo fratellino, proprio perché è piccolo, non può fare. Questo nuovo punto di vista, dal quale tua figlia potrà affacciarsi, le permetterà di accettare di buon grado, magari anche con un certo entusiasmo, la sua nuova condizione e di pensare che in fondo…essere la sorella maggiore, non è poi così male!!

Ovvio, cara mamma, per mettere in atto questo processo educativo non basterà un giorno e forse nemmeno due, con i bambini è sempre necessaria una buona dose di pazienza, tanta perseveranza e anche un pizzico di leggerezza! Quindi tieni duro, non mollare, tra qualche tempo tu e tua figlia, ricordando questo periodo di assestamento, con tutti i suoi capricci e le sue scenate, potrete riderne insieme e di gusto!

 



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