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ANDARE A SCUOLA, NO GRAZIE!

Salve io ho un problema con mia figlia di 6 anni che ultimamente ha paura ad andare a scuola e devo anche dire che mi è molto attaccata!!!non so come fare per convincerla!!!!!grazie in anticipo

 

Carissima, capita a molti bambini di inciampare in un periodo nel quale viene rifiutata la scuola, nella maggior parte dei casi proprio in concomitanza con cambiamenti evolutivi significativi e delicati, come l’inserimento alla scuola elementare.

Tu mi dici che il rifiuto di tua figlia si è manifestato solo nell’ultimo periodo, immagino quindi che fino a poco tempo fa frequentasse la scuola con entusiasmo: un nuovo edificio, nuove maestre, nuovi compagni avranno visto tua figlia felice della sua nuova esperienza! Questi stessi cambiamenti l’avranno spaventata tanto quanto l’avevano entusiasmata all’inizio… Nel tempo ha elaborato il divenire di questa esperienza e piano piano un po’ di ansia potrebbe aver spento il suo entusiasmo. Il suo disagio, però, potrebbe essere dovuto anche a dei cambiamenti in ambito familiare, di qualunque genere, anche di entità minima, a cui magari voi genitori non avete dato peso.

A quest’ansia, che tua figlia palesa con il rifiuto di andare a scuola, deve esserci una spiegazione: un evento, una situazione, una percezione, vissute dalla bambina e che abbiano innescato questa reazione emotiva. A maggior ragione se il disagio che tu percepisci non è quello legato all’ansia, del tutto fisiologica, ma alla paura. Tra l’altro mi dici che in concomitanza con questo rifiuto per la scuola, tua figlia si è attaccata di più a te, dimostrandosi bisognosa delle tue attenzioni e anche del tuo calore.

Sarà necessario, cara mamma, che tu riesca ad intuire quali possano essere le motivazioni che spingono tua figlia ad avere paura, come dici tu, di andare a scuola. Il tuo intervento in merito dovrà essere correlato alla ragione di tale comportamento da parte di tua figlia. Oltre a questo consiglio, ovvio e doveroso, posso solo dirti di essere comprensiva e propositiva nei confronti della tua bambina che ora sta attraversando un momento “difficile”.

Qualche suggerimento

Intanto, ti suggerisco di non contraddire tua figlia quando verbalizza il disagio di andare a scuola, evitando di  alimentare dei contrasti che innervosirebbero entrambe le parti, senza giungere a nulla. Lascia che possa sfogare la sua frustrazione a parole, forse a volte anche a gesti; tu, cara mamma,  limitati a contenerla fisicamente in un abbraccio affettuoso, accompagnando questo gesto affettuoso e rassicurante con parole dolci ed entusiaste in merito alle caratteristiche positive dell’opportunità che il mondo della scuola offre.

 

Ritagliati del tempo, in una situazione di relax ed intimità tra madre e figlia, per verbalizzare ciò che fa durante la sua giornata a scuola, invitandola ad esprimere anche le sensazioni provate nelle varie situazioni vissute. Per ottenere questo risultato, ti consiglio di essere tu per prima a condividere, con tua figlia, il racconto della tua giornata, corredandolo di dettagli in merito alle sensazioni che ogni esperienza, vissuta da te, ti ha suscitato e di come l’hai affrontata. Coinvolgila chiedendole come si sarebbe comportata lei e cosa immagina che avrebbe provato, questo l’aiuterà ad identificarsi con te e la indurrà a traslare le sue esperienze sulle tue. Così facendo si sentirà più a suo agio a verbalizzare e condividere con te le sue sensazioni, la sua giornata a scuola e le esperienze che vive.

Inventa con lei un rituale da riproporre uguale tutte le mattine quando vi salutate, prima che tua figlia debba entrare a scuola o poco prima di uscire di casa. Oltre a questo potresti adottare una sorta di oggetto transizionale che possa far sentire a tua figlia la tua presenza, anche quando non siete fisicamente insieme, una sorta di talismano che le dia coraggio, magari una coppia di oggetti uguali, uno per lei e uno per te, cara mamma .

Poi potresti pensare anche di darle qualche compitino a casa, adeguato alla sua età e alle sue capacità, per aiutarti nelle faccende domestiche per esempio, che la rendano ancora più autonoma e accrescano la sua autostima, sensibilizzandola sulla responsabilità che ognuno si assume all’interno di un nucleo familiare e nei confronti della società: questo potrebbe aiutarla ed ispirarla nell’accettazione del suo “dovere” di frequentare la scuola.

Se il periodo dovesse persistere e dovesse continuare a darti pensiero lo stato d’animo turbato della tua bambina, o lei continuasse a rifiutarsi di andare a scuola, dovresti prendere in considerazione l’idea di confrontarti anche con le sue insegnanti e raccontare il suo stato d’animo anche al medico pediatra che si prende cura di tua figlia, saprà sicuramente come aiutarti.

Spero questo periodo sia solo di passaggio e legato ad un po’ d’ansia di prestazione e della voglia di coccole…vi faccio i miei migliori auguri!

 

 



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